Traduzione “quattro vecchiotti”
Toni – Allora, cominciamo?
Lèle – Guarda che stiamo aspettando solo te.
Toni – Non potevi versare, intanto?
Luigi – No, dobbiamo essere tutti seduti.
Richéto – Dai, Toni, neanche fosse la prima volta che facciamo questa cosa…
Toni – Dai, allora, mi sono seduto, avanti col Cristo…
Lèle – Eh, bravo, te lo ricordi Cristo?
Luigi – Lascia stare Cristo, dobbiamo cominciare. Passami il vino.
Toni – Ecco là, in tondo, bello pulito…
Richéto – Avanti col primo! Cin!
*I bicchieri vengono svuotati e rimessi al centro del tavolo. Sulla tovaglia bianca si vedono segni rossi*
Lèle – Guarda che bene, si vede già qualcosa…
Luigi – Ricordati che al primo giro non si parla.
Toni – Ciò, ma cosa stiamo bevendo?
Richéto – La stessa roba dell’altra volta. Non ti piace?
Toni – No, è buono, ma non so, mi pare diverso…
Lèle – Toni, guarda che è sempre lo stesso vino da quella volta.
Luigi – Dai ragazzi, non perdiamo tempo. Passami il vino.
Toni – Sì vecchio, ma guarda che abbiamo appena cominciato. Hai intenzione di rompere i coglioni tutto il tempo?
Richéto – Dammi qua che verso io. Là, guarda che bene.
Lèle – Bravo Richéto. Cin!
*I bicchieri vengono svuotati. Sulla tovaglia appaiono altri segni*
Toni – Sai che va giù proprio bene?
Richéto – Eh sì, ciò. E guarda come si allarga bene qui sulla tovaglia…
Luigi – Ragazzi, ma questo segno qua?
Toni – Eh, bravo. Non so se ho capito giusto, però…
Lèle – Cos’ha questo segno?
Luigi – Eh, Lèle. Guarda bene. Vedi come è messo?
Richéto – Ragazzi, è inutile fare tante storie. Dobbiamo versare ancora.
Luigi – Bravo Richéto. Passami il vino.
*I bicchieri vengono svuotati. Sulla tovaglia i segni si allargano*
Richéto – Però Gigi, al prossimo giro ci penso io, che ti mostro come si fa.
Luigi – Ancora con questa storia… Dai, fammi vedere.
Richéto – Vedi? Devi versare con delicatezza, in maniera di spanderne poco.
Luigi – Guarda che l’idea è proprio di spandere il vino. Altrimenti cosa leggiamo?
Toni – Gigi, vai tranquillo che dopo il quarto giro spandiamo lo stesso…
Lèle – Dai, ragazzi. Ma dovete fare ogni volta questa commedia?
*I bicchieri vengono svuotati. I segni di vino diventano arabeschi frattali che si inseguono a vicenda.*
Toni – Ecco, hai visto? Lèle ha fatto un casino.
Richéto – Ah beh, capirai la novità…
Luigi – Sì, ma guardate i segni. Vedete come girano?
Lèle – Eh, hai ragione… Che sia la volta buona?
Richéto – Troppo presto per dirlo. Però è vero che girano…
Toni – Vabè, poco da dire. Si continua. Passami il vino.
*I bicchieri vengono svuotati, più e più volte.*
Lèle – Ciò, ma è finito il vino?
Richéto – Vai tranquillo, il vino non finisce mai.
Toni – Allora, deve finire il mondo?
Luigi – Non so…
Richéto – Sì che deve finire!
Luigi – Ho capito che il mondo deve finire, dai. Ma quando?
Toni – È quello che ti sto domandando!
Luigi – E ti ho detto che non lo so.
Lèle – Ma il vino cosa dice?
Toni – Guarda anche tu, no?
Lèle – Eh. Io vedo che sono ubriaco…
Richéto – Lèle, sei il solito scemo.
Luigi – Possiamo fare i seri per una volta?
Toni – Sì, ma passami il vino.
Luigi – Passami la lingua sul culo.
Toni – Mangiamo l’uccello!
Richéto – Guardate qua, carogne! Guardate questi due segni, come vanno su…
Luigi – E anche qua in mezzo, i segni dei bicchieri…
Richéto – Bravo.
Luigi – Ragazzi, ho idea che ci siamo.
Richéto – Eh, è la volta buona…
Toni – Ma sapete che forse…
Luigi – Ma sì, guarda i segni. Non c’è da sbagliarsi.
Richéto – Bene, dai, siamo arrivati alla fine.
Lèle – Fate vedere anche a me!
*Un bicchiere viene versato, il suo contenuto copre tutti gli altri segni.*
Luigi – Lèle, porca miseria!
Richéto – Ma dai, Lèle, hai rovesciato vino dappertutto!
Lèle – Orco cane, che casino… Non si vede più niente…
Toni – Lèle, sei sempre tu. Lo fai apposta?
Lèle – Ma no, Toni. Mi è caduto il bicchiere. Dai ragazzi, non arrabbiatevi.
Luigi – Eh, ma hai cambiato tutti i segni! Come l’altra volta! E quella prima! Che cazzo, Lèle…
Lèle – Eh, lo so, lo so. Cosa posso dirti. Sarà un caso…
Toni – Tu sei più furbo che santo, Lèle. Ma guarda che non fai bene ad affezionarti a questa razza. Prima o poi bisogna finirli.
Lèle – Ma sì, hai ragione. Ascolta, è finito il vino?
Richéto – No, ce ne deve essere ancora.
Lèle – Allora versa, dai.
Luigi – Sì, è meglio, guarda…
Toni – Allora avanti col vino. Ma è questione di tempo, Lèle…