Dadas – rivista dromomaniaca

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—> leggiti qui il numero zero <—
Da queste parti passeranno cose del genere. Il racconto che avete scritto nei venerdì sera all’una e mezza dopo tre medie e un negroni. La poesia sul margine della Settimana Enigmistica mentre cagate. Lo schizzo sul tovagliolo, guardando i piccioni. La trasposizione su carta delle luci dietro le palpebre. Vogliamo leggere e guardare qualsivoglia meraviglia prodotta da quel cosmico e struggente pezzo di subconscio che ha preso possesso dell’autore per un breve e prezioso spazio della sua esistenza.

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—> leggiti qui il numero uno <—
Nel numero uno di Dadas ci saranno sigarette solite e prime canne. Rituali che mantengono, che lasciano le cose intatte: caffè, pillole, vinelli al bar, revolver, sveglie alle 6:00, pezze mestruate. Rituali che rompono, che aprono nuovi corsi nelle nostre esistenze: filamenti d’oro, processi alchemici, primi atomi, sabba e voci registrate. Ci teniamo a ringraziare tutti i dromomaniaci che hanno sviaggiato con noi per la stesura della seconda pubblicazione di Dadas, con un pensiero speciale ad Alco-line e alla sua seconda collaborazione con noi (grazie boss, non mollarci più) e a Žuan Brunetti, che nel nostro reparto narrativo c’è stato fin dall’inizio.
Embrace Your Ritual & Stay Sviaggy

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—> leggiti qui il numero due <—
Il sonno invece…beh, il sonno sa cosa farci coi mostri. Nel sonno cambiano connotati, prendono l’aspetto di parenti e amici, di anonimi sconosciuti incrociati un istante, ed entrano in scena dentro storie dalla trama assurda che però, non si sa come, la ragione non l’ha ancora capito, per chi le sogna trovano un senso.
Il sonno della ragione non genera mostri ma almeno ce li mostra. Ci dà la possibilità di farci due chiacchiere, di ricordarci che esistono, che sono più pericolosi quando non li guardiamo.
E allora Gino, nel racconto di Zuan Brunetti, riesce per qualche secondo a mettere a nanna la ragion civica, e il protagonista di Daniele Pitrè arriva ad addormentare una logica di efficienza.
L’anonimo insonne del fumetto di Jacopo Ranzato, già apprezzato su Dadas 1 e che ci si augura di continuare ad apprezzare, lotta contro la ragione fino a liberarsi nella notte e ci fa venir voglia di sabotare il Goya e di imbrattare le sue incisioni con una gloriosa: “Il sonno della ragione rende liberi”.
Vi piace? Ad Albert Dadas sicuramente.
Sweet Dreams & Stay Svyaggi
